Imparare a progettare il proprio giardino

Imparare a progettare il proprio giardino

Oggi è possibile grazie alla Relazione progettuale

Da buon Garden Designer non potevo non venire incontro a coloro che volessero progettare da soli il proprio giardino. Con questo strumento da me ideato pochi mesi fa, avrete una relazione con tutti i consigli utili e mirati alla progettazione del vostro spazio verde, aiutandovi ad ideare il giardino che avete sempre sognato. Vediamo però prima quale è il mio approccio al cliente e al luogo presente.

La differenza

Ciò che contraddistingue la mia figura professionale da tutte le altre è la frequenza di visite nel vostro giardino. Di solito a me basta una consulenza approfondita iniziale del vostro spazio verde per acquisire le informazioni necessarie per lavorare. Questo per via della natura stessa del prodotto, assolutamente NON paragonabile per complessità (e costi) ad un progetto classico. Una volta capiti i vostri gusti, le vostre esigenze riguardo gli spazi da riqualificare o progettare da zero, mi concentro sugli elementi già presenti. Ogni luogo ha un suo Genius loci, e quindi un suo carattere. Prima di proporre delle soluzioni valuto sempre:

– Le piante già presenti.

– La flora presente nei dintorni dell’abitazione.

– Il paesaggio circostante.

– Il tipo di terreno che andrà ad ospitare un nuovo impianto.

– Il clima degli ultimi anni.

– L’esposizione.

Qualsiasi mia proposta terrà conto delle variabili appena elencate, trovando sempre il giusto compromesso nel massimo rispetto dell’ambiente. Le attenzioni saranno principalmente rivolte alla prevenzione e quindi in automatico ad una facile gestione negli anni a venire. Per me è importante che un giardino possa dare enormi soddisfazioni senza diventare un continuo e costante problema. Per questo motivo le piante selezionate saranno tendenzialmente a bassa manutenzione e assolutamente adatte al luogo prescelto. Se abitate vicino al mare, avete un terreno sabbioso e calcareo ma siete amanti di azalee e rododendri, non troverete con me pane per i vostri denti!
Utilizzare la pianta giusta nel posto giusto, a prescindere dai gusti personali, è alla base della buona riuscita di un nuovo giardino. Per questo è sempre consigliabile utilizzare piante autoctone facilmente reperibili nei dintorni o, in numero assai più ampio, piante che siano compatibili con il vostro clima.

Il fascino di un giardino creato ad immagine e somiglianza dell’ambiente circostante, come continuazione di esso.

Questo è senza dubbio il caso delle piante a clima mediterraneo (che tollerano la siccità estiva). L’incredibile quantità di tali piante, unita ad altrettanta varietà, può compensare qualsiasi desiderio di piante esotiche o appartenenti a climi più freddi. Soltanto la flora del bacino mediterraneo è composta da 25.000 specie vegetali, il 10% della flora mondiale. Altre zone del mondo a clima mediterraneo come la California, zone del Sud Africa, del Cile e dell’Australia portano il numero di specie a 75.000. La particolarità di questo clima fa si che molte piante siano endemiche (che non crescono altrove), a spiegazione dell’elevata diversità.
Questa tipologia di piante mi permette di proporvi un giardino totalmente privo di artifici come l’impianto di irrigazione, andando a risparmiare sia sui costi di installazione che di consumo d’acqua negli anni successivi. Una pianta mediterranea, se ben radicata, dopo 2 anni è in grado di mantenersi da sola senza alcun tipo di aiuto. Estati particolarmente calde ed aride saranno l’eccezione che conferma la regola, imponendoci di controllare il fabbisogno idrico delle varie specie. Nulla a confronto della gestione di un impianto di irrigazione, tra l’altro assolutamente non indicato per il corretto sviluppo dell’apparato radicale di molte piante a clima mediterraneo. Un impianto ad ala gocciolante non favorisce lo sviluppo in profondità delle radici, viceversa irrigazioni concentrate ma con bassa frequenza garantiscono l’attecchimento ottimale e la futura autosufficienza. Come? Con la fossetta d’irrigazione!


Impianto di Eugenia myrtifolia trattato in un precedente articolo.

Se la mia propensione ad evitare completamente gli impianti di irrigazione (cosa non possibile nei terrazzi) può stupirvi, aspettate che vi parli del teppeto erboso. Se evitare costosi ed inutili impianti di irrigazione è oggi possibile mediante l’uso di piante mediterranee, più complicato risulta rinunciarvi in caso di presenza di tappeto erboso. Oggi le macroterme (che accrescono nel periodo estivo) sono molto utilizzate non solo nel verde privato ma anche in campi da calcio e da golf, per ridurre l’uso di acqua nel corso delle stagioni calde, e i costi della manutenzione ordinaria. La ridotta necessità d’acqua rispetto alle microterme, unita alla maggiore resistenza alle malattie ed alla capacità di prevalere sulle erbe infestanti, le rendono molto appetibili per gli ambienti a clima mediterraneo. Ma se il nostro obbiettivo sarà quello di avere un manto perfetto durante tutta la bella stagione, allora dovremo comunque ricorrere ad un impianto di irrigazione.
La riduzione delle superfici a prato, la scelta di graminacee tolleranti alla siccità lasciate libere di crescere, l’uso di tappezzanti calpestabili come Phyla nodiflora o di perenni, rappresentano alcune delle tante alternative al tappeto erboso classico. Queste alternative ci aiutano a ridurre o debellare l’uso di impianti di irrigazione e ad ottimizzare gli spazi. Statisticamente è provato che utilizziamo solo una piccola parte del tappeto erboso intorno casa. Ridurne le dimensioni trovando delle alternative ci permette di risparmiare in costi di manutenzione.


In ordine varie alternative al tapperto erboso come Phyla nodiflora, Buffalo grass (Buchloe dactyloides) e un mix di graminacee e succulente.

La relazione progettuale

Passiamo ora alla struttura vera e propria di una relazione progettuale (prendendo spunto da un mio lavoro in zona litoranea laziale), composta di:

1) Obbiettivi – Cosa vogliamo ottenere dal nuovo giardino, ad esempio la riduzione della zona a prato e dei costi di manutenzione.

2) Impianto – L’importanza della prevenzione a partire dall’impianto, spiegato nel dettaglio.

3) Indicazioni progettuali – Indicazioni dettagliate al corretto utilizzo della guida stessa e spiegazione dei principi fondamentali di cui bisogna tener conto quando si progetta un giardino.

4) Planimetria – La planimetria fornita da voi sarà la base di partenza del progetto.

5) Inquadramento – Comprende l’area da progettare o riqualificare, suddivisa in più zone. La suddivisione delle zone è strettamente collegata alla natura semplificata della relazione progettuale, permettendovi così di pensare ad una porzione per volta. In tal modo avrete la possibilità di intervenire per step, dando priorità alle zone del vostro giardino che più vi preme sistemare.

In questo disegno è presente soltanto lo stato di fatto senza alcun aggiunta. I diversi pattern sono stati utilizzati per suddividere le aree da progettare.

6) Le zone – Il cuore della relazione progettuale. Ogni zona viene sviscerata con proposte progettuali discorsive e tutte le piante proposte sono di facile consultazione alla fine del manuale.

7) Repertorio vegetale – Un vasto repertorio di piante adatte per il vostro giardino da cui attingere per trovare ciò che più vi aggrada. Tutte le piante da me consigliate si trovano in questa sezione della relazione, con molte altre alternative che potrete utilizzare qualora vi piacessero di più. A fianco della foto vi sono le dimensioni e il periodo di fioritura. In questo caso, a causa dell’esposizione a sud e quindi al sole dell’area, tutte le piante selezionate tollerano i raggi diretti.

repertorio di piante adatte per il vostro giardino
repertorio di piante adatte per il vostro giardino

 

Il tutto si traduce in un vero e proprio manuale di progettazione fai da te, personalizzato esclusivamente per il vostro spazio verde e in base alle vostre esigenze e preferenze. Con questa relazione potrete chiarirvi le idee su quello che è possibile realizzare nel vostro giardino, potrete utilizzarla per provare voi a progettare e creare autonomamente aiuole armoniose, oppure potrete darla ad un giardiniere che realizzerà al posto vostro il nuovo impianto.
L’enorme versatilità, unita al costo decisamente inferiore rispetto al progetto classico, rappresentano le carte vincenti della relazione progettuale, uno strumento creato intorno a voi e al vostro spazio verde.

I costi variano a seconda del lavoro richiesto.

CLICCA QUI per prenotare un appuntamento nel tuo giardino.

 

di Stefano Assogna

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