Euphorbia e Echium

Pillole di Garden Design (ep.5): Euphorbia characias ssp. wulfenii e Echium candicans

Ci sono delle piante che inevitabilmente ti entrano nel cuore e difficilmente lo lasciano. Due di queste sono senz’altro Euphorbia characias ssp. wulfenii Echium candicans (il cosiddetto Pride of Madeira). Due arbusti sempreverdi che per loro similitudine (specialmente nel fogliame), se associati riescono a tirar fuori il meglio di se stessi.

Perchè abbinarle? Le foglie lunghe, persistenti, grigio azzurrognolo dell’Euphorbia, si sposano perfettamente con quelle di Echium candicans, più grandi ma di simili tonalità e forma. L’effetto dirompente si ha però con la bellissima contrapposizione delle infiorescenze verde acido (ciazi) dell’Euphorbia con i fiori blu-violacei dell’Echium.


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In quest’ultima foto dei meravigliosi giardini della paesaggista Eileen Kelly nel nord della California, spunta anche un Eonium, per creare ulteriore risalto sul verde accecante dell’Euphorbia. Non hanno particolari esigenze ma crescono meglio in terreni poveri e ben drenati. Per questo motivo sono facilmente consociabili con una vasta gamma di piante mediterranee come ad esempio Lavandula stoechas e Erigeron karvinskianus:


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Dove utilizzarle? Euphorbia characias ssp. wulfenii resiste fino a -15° C mentre Echium candicans può essere coltivata esclusivemante in zone d’Italia con inverni molto miti.
La gelata di quest’anno ha danneggiato parecchio l’Echium del mio giardino, situato nelle campagne romane:

Echium candicans

Echium candicans
Foto – Kotomi Ito – 500px.com

Origine: Madeira
Altezza: 1,5-2 m
Larghezza: 1,5-2 m
Esposizione: sole
Rusticità (tolleranza al freddo): da -3 a -5 C
Codice di aridità (mesi di resistenza al secco): 2.

Echium candicans è un arbusto originario dell’isola di Madeira, con durata purtroppo limitata, salvo in riva al mare. Dalla forma arrotondata, con fusti eretti che presentano un legno tenero e soffice, che teme le forti gelate; possiede un fogliame persistente, lanuginoso e di colore grigio verde argentato, con lunghe foglie strette disposte su tutta la lunghezza dei fusti. Da Marzo a Giugno, l’arbusto presenta una fioritura in lunghe spighe terminali da 20 a 25 cm., composte da una moltitudine di piccoli fiori blu intenso più o meno violaceo.
Adatto per tutti i terreni ben drenati, Echium Candicans si può moltiplicare facilmente per talea prelevando a luglio porzioni di rametti giovani di 10-15 cm.
Le foglie e i fiori di Echium candicans contengono sostanze irritanti per la pelle, per cui è bene maneggiare questi fiori con cura, magari indossando dei guanti e magliette a maniche lunghe.
I fiori di questa pianta sono estremamente apprezzati dalle api. Pertanto questa pianta può quindi essere presa in considerazione nei giardini di chi pratica l’apicoltura, anche perché il miele che si ottiene dai fiori ha un sapore particolarmente gradevole. In Australia e Nuova Zelanda questa specie tende ad uscire dai giardini ed a divenire una pianta infestante, adattandosi molto bene ai climi caldi e secchi di queste zone.

Euphorbia characias ssp. wulfenii

Euphorbia characias ssp. wulfenii

Origine: bacino mediterraneo occidentale
Altezza: 1-1,5 m
Larghezza: 1,25 m
Esposizione: sole
Rusticità (tolleranza al freddo): da -12 a -15 C
Codice di aridità (mesi di resistenza al secco): 5.

Euphorbia characias ssp. wulfenii ha una vigorosa vegetazione che assume una forma architettonica regolare, molto decorativa. Quando le infiorescenze convesse si aprono a fine inverno, emanano un delizioso aroma di caffè appena macinato, molto particolare.
Le grandi infiorescenze formano poi spettacolari colonne massicce con una colorazione molto luminosa; il giallo brillante delle ghiandole nettarifere si mescola al verde acido dei ciazi. Euphorbia characias ssp. wulfenii si può moltiplicare per seme in autunno.

Potatura

Euphorbia characias ssp. wulfenii invecchia bene, ma ogni fusto ha una durata di due anni: si allunga nel primo anno, poi fiorisce nella primavera seguente e si secca completamente dopo la fioritura. In primavera si possono accorciare tutti i fusti che hanno terminato la fioritura, affinché la pianta mantenga un aspetto più decorativo in inverno – è preferibile mettersi i guanti per proteggersi dal lattice.
Echium candicans può essere potato dopo la fioritura, limitandosi semplicemente a rimuovere le spighe appassite.

Bibliografia

Olivier Filippi, Per un giardino mediterraneo, Il verde senza irrigazione, Jaca Book, 2008

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