Il giardino: lusso o necessità?

Il perché di questa domanda verrà presto spiegato e tenterò di dare più risposte per fare il punto su un tema molto interessante: ma soltanto chi ha capacità economiche si può permettere un giardino? Oppure il giardino è talmente importante che tutti noi dovremmo poterne usufruire in qualche modo?
Le risposte sono molteplici, probabilmente infinite, ma cerchiamo di andare con ordine.

Necessità

Cominciamo col dire che il giardino di casa o il parco pubblico limitrofo, possono portare enormi benefici nella vita di tutti noi. Benefici talmente grandi che spesso sono incalcolabili e si ripercuotono su tutti gli aspetti della nostra vita.
Ho già parlato in altri articoli dei giovamenti che può dare il giardino per cui non mi soffermerò a descriverli uno per uno.
E’ bene sapere però che un contatto diretto e quotidiano con piante e giardini può diminuire lo stress e attenuare molti altri disturbi psichici. Ad esempio, l’ortoterapia e i giardini terapeutici sono utilizzati in molti programmi di assistenza sociosanitaria rivolti a soggetti con disturbi psichiatrici e con difficoltà psicofisiche, giovani con problematiche sociali, disagio psicosociale (come i carcerati e i senzatetto), anziani, malati di Alzheimer e demenza senile, persone che soffrono di ansia e depressione e malati che hanno bisogno di riabilitazione fisica.
Il giardino può aumentare la nostra forma fisica mediante le attività di giardinaggio o una camminata, invogliati ad uscire di casa dalle splendide fioriture, da stanze e percorsi creati ad hoc per stuzzicare la nostra curiosità in ogni momento dell’anno.
Il giardino può aiutarci a riconnetterci con noi stessi, a ridurre la frenesia quotidiana facendoci soffermare su meravigliosi e piccoli dettagli.
Oltre a ristabilire il contatto con noi stessi, con la natura e con il mondo che ci circonda, il giardino ci aiuta anche a socializzare poiché può diventare il centro, il cuore, il fulcro della nostra vita sociale.
Chi è che ha più pazienza al giorno d’oggi? Aspettare anziché avere tutto subito, come siamo ormai abituati a causa dell’era digitale, non è più cosa facile.
Il giardino ci obbliga ad aspettare, ad immaginare, a proiettarci nel futuro. In poche parole, stimola e accresce una delle più grandi virtù, la pazienza.
Pretendere la velocità da un giardino è come privarsi dell’infanzia e bruciare tappe obbligatorie per la nostra crescita. Guardare un giardino crescere ci consente di stabilire un legame profondo con esso e comprendere pienamente gli incredibili ritmi della natura, completamente slegati da ogni logica.
Tutto ciò direi che è estremamente importante per la qualità della nostra vita, per la nostra felicità e di chi ci circonda. Ognuno di noi merita di vivere una vita appagata e felice e il giardino può aiutarci in questo percorso ad ostacoli, aiutandoci a migliorare e a “guarire”.
Ma che cos’è realmente il giardino? Prima di andare avanti proviamo a soffermarci su questo e quest’altro articolo per avere più chiaro il concetto alla base.
Il giardino non è quindi un pezzo di terreno che compriamo assieme alla casa, un terreno sterile che prima o poi decideremo di seminare a prato, magari spendendo il meno possibile (con ovvi risultati catastrofici). Ci passiamo in mezzo forse più volte di quanto pensiamo e lo viviamo, specie nelle stagioni calde, quanto se non di più della casa stessa.
Il giardino va quindi pensato come stanza o casa a cielo aperto.

Come per la casa, ha bisogno di essere progettato con criterio per diventare uno spazio armonioso, facilmente fruibile e funzionale. Deve essere in sintonia con il territorio, con i materiali e lo stile scelti per la casa e soprattutto con il nostro modo di essere. Deve rappresentarci e spingerci ad uscire di casa, più frequentemente possibile.
Visto come stanza o casa a cielo aperto, il giardino assume tutt’altro significato e diventa così un pilastro nella nostra vita, al pari dell’immobile che tanto caro è a noi italiani. La bella notizia è che questa definizione è anche piuttosto riduttiva. In realtà il giardino è molto, molto di più di una stanza o una casa a cielo aperto. La connessione totale con la natura è ciò che lo caratterizza e fa sì che il giardino diventi il campo da gioco ideale dove interagire con essa, ricevendo in cambio emozioni incredibili, conoscenza e tanto altro.
Da futile, superfluo, accessorio, diventa necessario, indispensabile, fondamentale e imprescindibile ma soprattutto, diventa finalmente alla portata di tutti.
Nel momento in cui si comprende l’utilità di qualcosa, improvvisamente quel qualcosa diventa magicamente accessibile, realizzabile, doveroso. Accade per ogni cosa, sin dall’alba dei tempi.
Non tutti hanno la possibilità di vivere in contesti dove il paesaggio viene rispettato, dove i centri urbani vengono pianificati con criterio e dove il verde pubblico viene progettato, realizzato e gestito sapientemente, portando innumerevoli benefici alla popolazione. Come spiego nel mio libro “Se tutti avessimo un giardino”, il verde pubblico influenza la visione del giardino privato e viceversa. Il bello porta bello, il degrado ulteriore degrado e a volte sembra non ci sia modo di interrompere questo circolo vizioso. Nel nostro piccolo invece possiamo pian piano invertire il trend e fare uscire dalle nostre case una ventata contagiosa di bellezza e gioia, tramite degli splendidi giardini.

Progettazione & Realizzazione Giardini | Stefano Assogna

Se il giardino diventa finalmente parte integrante della casa, immaginare una casa senza uno spazio esterno ben progettato e integrato con essa diventa impossibile e assurdo.
Da qui la diffusione di figure come il Garden Designer o l’architetto del paesaggio, diffuse in altri paesi al pari di geometri e architetti qui in Italia, poiché tutti o quasi hanno bisogno di un progetto dietro il giardino (com’è giusto e naturale che sia).
Un aumento della domanda per questo servizio porterebbe in Italia ad un aumento delle figure professionali di riferimento e quindi anche ad un abbassamento dei costi. Una mole di lavoro annua simile a quella di un geometra o di un ingegnere edile, renderebbe accessibile a tutti ma proprio tutti un servizio ad oggi purtroppo etichettato come “di lusso”.

Lusso

Dal lat. luxusus «sovrabbondanza, eccesso nel modo di vivere». Sfoggio di ricchezza, di sfarzo, di magnificenza; tendenza (anche abituale, come tenore di vita) a spese superflue, incontrollate, per l’acquisto e l’uso di oggetti che, o per la qualità o per l’ornamentazione, non hanno una utilità corrispondente al loro prezzo, e sono volti a soddisfare l’ambizione e la vanità più che un reale bisogno. (Treccani)
Probabilmente è sufficiente la definizione di questo termine per finire una volta per tutte di accostarlo al giardino.
Piuttosto, vediamo il giardino come un ambiente componibile in base al nostro budget, al pari di una casa. Più un ambiente punta alla bellezza, al virtuosismo, più è grande, più probabilmente richiederà un impegno economico via via sempre maggiore.

Il giardino può essere non solo funzionale, interessante e fruibile, ma anche una vera e propria forma d’arte. Progetti di illustri colleghi vengono venduti a centinaia di migliaia di euro se non milioni di euro, in alcuni casi. Vien da sé che non stiamo più comprando un bel giardino, stiamo comprando un giardino firmato e con caratteristiche uniche al mondo. Se economicamente parlando il giardino può rientrare di diritto nei beni e servizi “di lusso”, chi lo acquista, non sta assolutamente mirando al superfluo (anche se può pensarlo) ma bensì a qualcosa di molto più grande e rilevante, qualcosa di cui prima o poi si renderà conto.
Per comprendere a pieno il significato di “giardino” consiglio a tal proposito una lettura filosofica molto interessante, a dire il vero una delle poche sul tema: Una filosofia dei giardini, David E. Cooper.
Il giardino rappresenta quindi qualcosa di cui abbiamo realmente bisogno (a differenza del 99% dei beni materiali di cui amiamo circondarci) e di cui, una volta compresa l’importanza, difficilmente potremo farne a meno.

Accessibilità

L’aspetto cardine legato alla scarsa diffusione del giardino e del verde pubblico in Italia, è senz’altro il totale distaccamento che si ha dalla pianificazione urbana.
Chi progetta città, quartieri, palazzi o ville, ritaglia quasi sempre uno spazio più che marginale al verde, privandolo ingiustamente della sua primaria importanza nella vita di tutti i giorni.
Se altrove verde e cemento vanno sempre di più di pari passo, qui in Italia si assiste ad un sempre più graduale distacco tra i due mondi. Quando il verde è mal progettato, spesso è anche mal gestito e ciò comporta una distorsione nel pensiero comune: giardini e parchi diventano qualcosa di ingestibile, inutile e a volte pericoloso (ad es. alberi che cadono a causa di una gestione errata).
L’Italia è probabilmente l’unico paese al mondo dove il valore degli alberi e del giardino non viene sommato a quello dell’immobile, ma anzi rappresenta spesso un motivo di deprezzamento poiché il verde viene visto come impegnativo e costoso.
E’ come se una villa da 1000 mq con 5 ettari di terreno, piscina e campi da tennis, costasse meno di un appartamento da 100 mq in periferia perché costosa e impegnativa da gestire.
E’ evidente che siamo completamente fuori strada.
La buona notizia è che nel resto del mondo accade l’esatto opposto e il giardino spesso ricopre un ruolo cruciale (in positivo) nell’acquisto dell’immobile. Questo ci aiuta a capire come invertire questo dannoso trend e riportarci finalmente sulla corretta via.
Vediamo un po’ quali sono gli strumenti che abbiamo per ricominciare finalmente a circondarci di veri giardini:

Giardino come parte integrante dell’immobile. Una chiave di lettura possibile è questa e può portare alla rivoluzione nell’intero settore in Italia. Se quando compriamo o ristrutturiamo un immobile destiniamo una parte del budget alla progettazione e alla costruzione del giardino, vien da sé che come per magia i soldi ci sono e ci saranno sempre. Si tratta semplicemente di dare la giusta importanza ad un aspetto dell’abitare e del vivere quotidiano, anziché classificarlo come superfluo, marginale o addirittura inutile.
Poniamo che un giardino ben progettato e realizzato correttamente costi circa il 10% del prezzo dell’intera proprietà. Un giardino con una forte componente vegetale a discapito di quella architettonica (che farebbe arrivare il budget fino al 20-30% del costo della proprietà). Abbiamo a disposizione 500.000 € per comprare una villa perché abbiamo ereditato la casa dei nonni o dei genitori e magari chiesto un mutuo. Cosa facciamo di solito? Spendiamo quasi l’intero budget (ad es. 450.000 €) lasciandoci una parte per l’arredamento e/o piccole ristrutturazioni ma mai e poi mai pensiamo al giardino (che nel migliore dei casi diventa poi un prato inutile e fuori contesto).
Basterebbe spendere 400.000 € per l’acquisto della casa e avere così a disposizione 50.000 € per la costruzione del giardino. Una cifra che probabilmente non avremo mai più disposizione. Sarebbe un investimento che oltre a rendere la nostra vita quotidiana decisamente migliore e completa, darebbe lavoro a garden designer, giardinieri professionisti, arboricoltori e a tanti altri professionisti legati alla filiera del verde.

Il Giardino Mediterraneo | Stefano Assogna

Se in ogni compravendita immobiliare si tenesse conto del budget da destinare a giardini o terrazzi, ogni anno si costruirebbero centinaia di migliaia di giardini in Italia. Torneremmo ad essere un paese che ama il bello e daremmo a un intero settore una spinta inimmaginabile.
Viceversa continueremo a vedere il giardino come un lusso se tenderemo sempre a scorporarlo dalla casa.

Giardino mediterraneo naturale. Negli anni ho sviluppato una mia visione di giardino che sposa molte nuove correnti moderne. Tutte queste nuove forme di giardino hanno in comune l’attenzione verso le associazioni naturali tra piante, verso l’uso di piante adatte per il nostro clima e terreno e quindi con zero richieste in termini di acqua, concimi e trattamenti. Per saperne qualcosa di più consiglio la lettura di questo mio articolo.
Perché porre l’accento su una tipologia di giardino per spiegare in termini di accessibilità cosa possiamo fare per averne uno? Semplice, perché è il modo di fare giardini che più guarda alle attuali esigenze delle persone e ai continui cambiamenti climatici, sempre più repentini e preoccupanti. Sono fermamente convinto che sia l’unico modo di fare giardini che ad oggi e per molto altro tempo possiamo e potremo permetterci, soprattutto da un punto di vista etico e ambientale.
Questa tipologia di giardino richiede un progetto da parte di un professionista necessariamente esperto in materia e soprattutto, artigiani estremamente competenti in fase di realizzazione e successiva gestione e cura. I vantaggi in termini di beneficio e di risparmio negli anni sono però tangibili e quantificabili.
Avere un progetto ben strutturato alle spalle vuol dire eliminare il rischio di errori dovuti dall’assenza di pianificazione, tipico di circa il 95% dei giardini privati in Italia (una percentuale altissima e ingiustificata). Mediante l’utilizzo del Matrix Planting, ovvero dei mix di piante scelti in base a caratteristiche simili e quantificati in percentuale, possiamo ridurre drasticamente i costi di progettazione, specie per grandi superfici. Un nuovo modo di fare giardino che va di pari passo con nuove tecniche di progettazione, potenzialmente molto più economiche e veloci.

Puntare su un giardino che simuli il più possibile la natura significa ridurre al minimo gli interventi legati alla gestione e cura. Chi interviene in questo tipo di giardini fa poche azioni, mirate e decisamente più soddisfacenti del normale sfalcio del prato o del taglio di squadrate siepi monospecifiche.
Viceversa, continuare a comprare piante random al vivaio sotto casa, seminare prati e chiamare improvvisati o incompetenti pensando di risparmiare, ci farà buttare soldi nel breve ma soprattutto nel lungo periodo, andando a spenderne molti ma molti di più. Oltretutto, verremo completamente allontanati dalla corretta idea di giardino, il quale diverrà sempre di più elemento di frustrazione e veicolo di odio verso le piante (a tal proposito consiglio la lettura di questo articolo). Quando il verde è mal progettato si ha quasi sempre l’effetto opposto, sia nel pubblico che nel privato, e cioè un allontanamento da parte delle persone e una distorsione della realtà percepita.
Ad oggi vendo progetti di giardini mediterranei naturali in tutta Italia, con enorme soddisfazione da parte del committente che si trova finalmente di fronte a ciò che aveva sempre desiderato, ma che non aveva mai saputo di desiderare. E vi assicuro, lo stupore nel vederli crescere, anno dopo anno, è anche mio, come se ogni volta fosse la prima. Un ambiente che prende in gran parte forma grazie al graduale accrescimento di organismi vegetali, è quanto di più grandioso e stupefacente l’uomo possa creare.

Consulenza. Se ora ci è chiaro quando pensare alla creazione di un giardino e in che modalità, vediamo se esistono ulteriori possibilità e in che misura.
In passato ho ideato la figura del Garden Tutor, ovvero un professionista che si occupa di dare consigli e strumenti utili a chi possiede un giardino. Visto l’enorme successo riscontrato negli anni, ad oggi ho scelto di mantenere questo servizio mediante una formula un po’ diversa: la consulenza mirata.
Perché è così importante questo servizio e perché può rappresentare l’arma vincente per arrivare a tutti, ma proprio tutti?
Come ho già detto, potremmo non avere più la possibilità di progettare e costruire un giardino o un terrazzo al di fuori dell’acquisto o della ristrutturazione dell’immobile. Possiamo però avere la voglia e la passione necessarie per operare in autonomia ottenendo risultati grandiosi!
Nel mondo ci sono innumerevoli esempi di meravigliosi giardini creati, gestiti e gelosamente custoditi dai loro proprietari. L’amore, la curiosità, la passione e la dedizione verso le piante, assieme a un pizzico di senso estetico e buon gusto, a volte bastano per creare un vero giardino. In questi casi il processo di creazione dura anni se non decenni e i continui errori portano alla fine ad ottenere una buona dimestichezza e conoscenza di questo affascinante mondo. Il mio ruolo è anche quello di guidare le persone verso un buon livello di competenza e conoscenza, mediante uno o più incontri. I corsi di formazione sul giardino mediterraneo che organizzo in collaborazione con la Scuola Agraria del Parco di Monza, con sede a Roma, ad esempio sono un ottimo modo per gettare le basi da cui partire.
Una consulenza invece può in un’unica soluzione chiarire molti dubbi e impostare la giusta direzione da intraprendere, con o senza il mio successivo aiuto. Di solito, è così strutturata:

– Analisi tattile e visiva del terreno
– Analisi del luogo e criticità
– Valutazione visiva dello stato di salute delle piante presenti
– Dialogo conoscitivo preliminare per conoscere le vostre esigenze
– Proposte e soluzioni secondo la mia filosofia di giardino
– Eventuale bozza progettuale
– Copia omaggio del mio libro sul giardinaggio mediterraneo “Se tutti
avessimo un giardino, introduzione al giardinaggio mediterraneo, felice
e sostenibile”

Conoscere gli errori fatti fino ad oggi, capire che piante abbiamo, immaginare che aspetto potrebbe prendere il giardino facendo i dovuti cambiamenti, sapere finalmente che piante usare e come abbinarle, può essere appreso con successo durante la consulenza.

In conclusione, il giardino è una necessità per tutti (anche se non lo sapete) e non rappresenta in alcun modo un lusso. Quantificando, superata una certa soglia può diventare un bene di lusso al pari di un immobile o una casa, ma questo è scontato.

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