10 regole per un giardino di successo

10 regole per un giardino di successo!

Se c’è una cosa che mi sta a cuore, è diventare il tuo punto di riferimento per tutto ciò che ruota intorno ai giardini: dal giardinaggio alla progettazione, dall’orticoltura alla frutticoltura.
Produrre contenuti di valore che possano esserti utili, è per me un enorme piacere perché mi da la possibilità di condividere ciò in cui credo fermamente.
Per questo creo spesso e appositamente per te, delle guide sulla progettazione e gestione del tuo giardino, o su come gestire al meglio il tuo orto o frutteto/oliveto.
Questo sarà il primo di una lunga serie di articoli che pubblicherò in questo 2018, incentrati sulla gestione del tuo spazio verde.

Ma di base, cos’è che devi tenere a mente ai fini della riuscita di un giardino o di uno spazio verde?

Prima di rispondere a questa domanda vorrei aprire una piccola parentesi riguardo la differenza tra giardino e spazio verde. Sebbene sia un argomento a cui dedicherò spazio in futuro, ritengo che sia fondamentale saper distinguire l’uno dall’altro.

Dietro al giardino vi è un progetto, un’idea ben strutturata o anni ed anni di continui esperimenti volti a ricreare l’ambiente ideale per le proprie necessità. Un giardino è frutto di mani sapienti, di passione e di conoscenza del mondo vegetale, sia se pensato e ideato da un professionista, sia da un amatore.

Viceversa, all’interno di una proprietà, tutto ciò che circonda l’abitazione può definirsi uno spazio verde. Un prato naturale, un tappeto erboso, alberi, arbusti, camminamenti, ecc. costituiscono uno spazio verde. Un luogo dove le regole base del garden design vengono meno, dove le piante vengono messe a dimora negli anni senza criterio, dove specie vegetali inadatte al luogo cozzano tra di loro, dove gravi errori progettuali portano ad avere nel tempo problemi fitosanitari ed enormi dispendi di risorse naturali, tempo e soldi, dove elementi di collegamento e riempimento come il tappeto erboso arrivano inutilmente a coprire tutta la superficie disponibile, e via dicendo.

giardino con fogliegiardino rigoglioso

SPAZIO VERDE Vs GIARDINO

La bella notizia è che puoi assolutamente convertire il tuo spazio verde in un giardino vero e proprio. In alternativa, puoi invece capire come mantenere al meglio quello che già hai, ad esempio tramite le corrette potature dei tuoi arbusti o l’uso intelligente di concimazione ed acqua per il tuo prato.
Sebbene un tappeto erboso, un albero e un arbusto non costituiscano un giardino, è possible però gestirli nel modo corretto!

N.B. I seguenti punti possono tornarti estremamente utili sia nel caso sia tu a gestire il tuo giardino/spazio verde sia nel caso la manutenzione venga affidata ad un professionista.
Grazie ad essi potrai incominciare a capire la direzione da intraprendere, commettendo meno errori e risparmiando molti soldi e risorse.

  1. Pianifica
  2. Fai analizzare il suolo
  3. Lavora il terreno nelle giuste condizioni
  4. Utilizza la pianta giusta nel posto giusto
  5. Fai un uso moderato dell’acqua
  6. Riduci o elimina la lotta chimica
  7. Concima solo se serve
  8. Non capitozzare mai
  9. Pota nel rispetto della pianta
  10. Impara a capire le piante

PIANIFICA

Qualsiasi intervento, dalla realizzazione di un giardino al semplice trapianto di un albero o arbusto, richiede un’attenta pianificazione. Pianificare correttamente ti permette di vivere negli anni a venire l’esperienza migliore possibile per le tue necessità e possibilità.
Pianificare in ambito verde richiede conoscenze progettuali, agronomiche e botaniche. Se il giardinaggio non è la tua passione e la sera non fremi dalla voglia di leggere l’ultimo numero di The Garden (rivista ufficiale della Royal Horticultural Society), allora forse è il caso di rivolgersi ad un esperto.
La scelta di un professionista del verde, lo ammetto, è quanto di più complicato possa esistere sul panorama italiano. Garden center e vivai non rappresentano le uniche possibilità, sebbene risultino autorevoli e facili da trovare. Ai fini di un progetto di un giardino o della scelta di nuovi alberi, potresti farti aiutare da queste figure professionali:

  • Giardiniere
  • Garden Designer
  • Arboricoltore
  • Agronomo
  • Architetto del paesaggio

Alcuni siti come Vispi.org e Arboristfind.com possono aiutarti a trovare validi professionisti.

Piantare alberi alla rinfusa senza tener conto delle loro dimensioni massime, o circondarsi di tappeto erboso dimenticandosi dell’acqua, delle lavorazioni e dei trattamenti richiesti, sono solo alcuni tra gli errori più comuni. Arrivare ad odiare il proprio spazio verde attribuendolo solo ad un costo e una seccatura è estremamente facile.
Dare poca importanza al proprio giardino spesso e volentieri si traduce nel favorire la manodopera a basso costo e scarsamente qualificata, a discapito della qualità e del risparmio futuro.
Un verde ben ideato è sia ornamentale che funzionale, e racchiude enormi benefici per te, la società e l’ambiente. Provare per credere.

FAI ANALIZZARE IL SUOLO

Se hai della terra ti sarà forse di capitato di comprare piante acidofile (che preferiscono pH inferiori a 7) e sperimentarle. Camelie, azalee, ortensie e gardenie, sono solo alcune delle piante acidofile più comuni e che puoi trovare in ogni garden center o vivaio della tua zona. Spesso quello che non ti viene detto è che, oltre a richiedere un suolo umido tutto l’anno, hanno bisogno di un determinato pH. In alternativa diventeranno clorotiche (le foglie virano al giallo), stenteranno a crescere e in alcuni casi arriveranno a deperire.

Quindi? Oltre al costo delle piante, dovrai spendere in continuazione soldi in ammendanti ai fini di rendere il terreno più accogliente, e in concimi ai fini di dare (prevalentemente ferro) alle piante quello che non riescono ad assorbire a causa del livello di pH. Avrai così buttato soldi due, tre, quattro o svariate volte.
Se invece sei in possesso di un’analisi chimico-fisica del tuo terreno, puoi evitare tutto questo e concentrarti su quello che effettivamente può crescere correttamente. Rivolgiti ad un esperto per far analizzare il tuo terreno e farti dare delle indicazioni sulle piante compatibili ed eventuali migliorie da apportare.

Ci sono indicatori come il pH, ma anche come la tessitura e il livello di sostanza organica che puoi imparare a leggere ed interpretare anche tu:

– Qualora decidessi di creare un giardino con piante mediterranee ma avrai una terreno prevalentemente argilloso, allora dovrai fare i conti con uno scarso drenaggio. Questo comporterà eventualmente l’integrazione di sabbia o scheletro o la rinuncia a questo tipo di giardino.

– Se opterai per piante ad alta richiesta idrica che di solito vogliono un terreno ricco e fertile, allora dovrai valutare il livello della sostanza organica presente. Se basso dovrai integrarlo con compost, letame, stallatico o altri ammendanti consentiti. In alternativa, anche qui, potrai sempre optare per piante che hanno meno esigenze.

Le analisi del terreno fondamentalmente ti consentiranno di scegliere in modo corretto cosa fare del tuo spazio verde. Inoltre, avvantaggeranno il lavoro di chi assumerai per la creazione e gestione del tuo giardino, sempre se le saprà leggere!

LAVORA IL TERRENO NELLE GIUSTE CONDIZIONI

Si dice lavorare il terreno in tempera quando vi è un giusto equilibrio di acqua e ossigeno presenti. E’ sempre quindi consigliabile lavorare un terreno umido, anziché un terreno asciutto o saturo d’acqua.
Con terreno in tempera gli organi lavoranti vincono facilmente le forze di coesione e il terreno aderisce poco. Le zolle si sgretolano con relativa facilità e la lavorazione lascia il terreno in condizioni di sofficità ideali.
Lavorare un terreno argilloso e zuppo d’acqua può creare notevoli problemi di ristagno idrico futuri, oltre che ad essere estremamente più faticoso per l’operatore.
Piante cresciute in terreni lavorati correttamente, hanno molte più probabilità di crescere sane e senza problemi.
Per conoscere le 8 regole per la corretta buca d’impianto CLICCA QUI

UTILIZZA LA PIANTA GIUSTA NEL POSTO GIUSTO

Troppo spesso ci si dedica all’accanimento terapeutico nei confronti dei vegetali, come se la cura rappresentasse l’unico sistema per ovviare ad attacchi parassitari più o meno rilevanti. Spesso si snobba tutto ciò che invece precede la malattia o il deperimento precoce e improvviso della pianta, non pensando che a monte molto probabilmente vi sono problemi più importanti da stabilire e tentare di risolvere. I segreti del successo di un giardino, risiedono tutti nell’armonia della scelta varietale nei confronti del clima e del territorio locali.
Dare più importanza ai gusti personali anziché alle esigenze delle piante si rivela nel tempo una scelta spesso sbagliata. La pianificazione e la conoscenza del terreno svolgono quindi un ruolo fondamentale ai fini della scelta della pianta. Il livello annuo di precipitazioni, la temperatura e l’esposizione, saranno altre importanti variabili da tenere in considerazione.

Nulla va tralasciato.

La pianta giusta nel posto giusto ti consente di ridurre i costi legati alla manutenzione e di creare un contesto più armonioso e adatto al luogo. A Roma, nel ‘900, sono stati piantati un’infinità di cedri a ridosso dei palazzi. Chi lo ha fatto non ha minimamente tenuto conto della crescita futura. Questi alberi hanno creato molti problemi alle abitazioni, spesso sono stati oggetti di potature selvagge e nel migliore dei casi di abbattimenti.

Cominciare a conoscere ciò che ti circonda e ciò che può adattarsi meravigliosamente al tuo giardino può procurarti delle inaspettate sorprese.

FAI UN USO MODERATO DELL’ACQUA

E’ scientificamente provato che si fanno più danni alle piante con tanta acqua anziché usandone poca. Questo accade perché spesso si pensa, erroneamente, che un giardino per risultare bello e sano, debba essere inondato d’acqua tutti i giorni e a tutte le ore.
Ad esempio, irrigare tutti i giorni il tappeto erboso, è quanto di più sbagliato tu possa fare. Oltre a consumare inutilmente un bene prezioso e sempre meno scontato come l’acqua, creerai le condizioni favorevoli per lo sviluppo di pericolose malattie fungine.
A meno che tu non abbia un terreno particolarmente sabbioso è possibile che tu stia irrigando 3-4-5 volte più del necessario. Tappeti erbosi composti da macroterme come Cynodon o Zoysia, ad esempio, ci consentono ad oggi di arrivare ad irrigare anche una volta alla settimana nei periodi più caldi.
Per calcolare esattamente il giusto quantitativo d’acqua per il tuo tappeto erboso ti consiglio però di rivolgerti ad un esperto.

Se è vero che il tappeto erboso è l’elemento naturale che di solito richiede più acqua in giardino, è anche vero che con delle scelte progettuali adeguate possiamo limitarlo ad alcune zone o eliminarlo del tutto. Spesso non serve a nulla se non a ricordare il giardino all’inglese, completamente inadatto al nostro clima, più caldo e con precipitazioni quasi assenti d’estate.

Per fare un uso moderato dell’acqua hai bisogno quindi di utilizzare piante a bassa richiesta idrica e di utilizzare l’acqua quando veramente serve.

Falde completamente prosciugate, l’intero settore agricolo in ginocchio, ettari di boschi danneggiati (alberi morti a causa della siccità), e ordinanze comunali restrittive anche per l’uso personale dell’acqua, sono eventi nuovi ma che hanno caratterizzato il 2017. Potrebbero ripetersi con frequenza e nel nostro piccolo possiamo e dobbiamo fare molto.

L’acqua non è più un bene dovuto e infinito. Se hai un giardino che richiede un grande quantitativo d’acqua è finalmente giunto il momento di una revisione.

CLICCA QUI per conoscere i dettagli del nuovo Bonus Verde approvato nella legge di bilancio 2018.

RIDUCI O ELIMINA LA LOTTA CHIMICA

Avrai intuito che la buona riuscita di un giardino dipende interamente dall’osservanza di misure preventive. Una volta tenuto conto di esse, il più sarà fatto. E’ quindi importante direzionare gran parte dell’investimento nella fase iniziale, prestando particolare attenzione alle piante adatte e all’impianto. Una pianta nel suo habitat naturale difficilmente incorre in malattie, per cui non devi far altro che selezionare quelle adatte per il tuo giardino.

Qualora insorgano insetti e funghi tieni a mente che i prodotti chimici di solito sono dannosi per te che li usi e per l’ambiente che ti circonda. Utilizzare insetticidi sistemici con potere abbattente, ad esempio, riduce le colonie di insetti impollinatori come le api, arrecando danni al tuo giardino o frutteto.

Utilizzare prodotti consentiti in agricoltura biologica, insetti e organismi antagonisti e soprattutto, intervenire al momento giusto, sono accortezze che ti consentiranno di vivere e respirare un ambiente più sano e ricco di biodiversità.

Se un parassita si continua a presentare, nonostante la corretta lotta (biologica o non), allora forse stai sbagliando nell’uso dell’acqua, nell’esposizione e/o nella potatura.

CONCIMA SOLO SE SERVE

Così come eccessi d’acqua causano danni irreparabili, anche eccessi di concimazioni possono causare problemi e addirittura la morte delle piante. Eccessiva concentrazione di salinità può causare la perdita totale di liquidi da parte della pianta, e quindi il suo naturale e conseguente disseccamento. Oltretutto, ricorda che il concime va dato in corrispondenza delle radici assorbenti e non vicino al fusto!

Capire se/come/quando concimare, necessita elevate conoscenze botaniche e agronomiche per cui molto spesso si tende a far interventi a calendario, trattando così tutte le piante del giardino alla stessa stregua, come un unico essere vivente.

Prima di concimare informati sulle reali esigenze della pianta e prendi nota delle sue condizioni di sviluppo in natura. Se crescerà in ambienti poveri e sassosi molto probabilmente il tuo terreno sarà già così ricco di nutrienti da non richiedere mai una concimazione, nel caso opposto potresti pensare ad una concimazione a calendario (organica in autunno e minerale in primavera).

Ad esempio, le piante mediterranee non richiedono mai di essere concimate. Concimarle vuol dire aumentarne la velocità di crescita e la dimensione delle foglie, rendendole molto più appetibili ai parassiti. Esteticamente non ne beneficiano, per cui a maggior ragione ogni concimazione diventa superflua.
Viceversa concimare con sostanza organica una rosa in autunno, e proseguire con una concimazione minerale (o organo-minerale) al risveglio vegetativo può favorire lo sviluppo di fiori più grandi e appariscenti.
Concimare con sostanza organica (meglio ancora se con il residuo delle potature) e con concimi organo-minerali le tue piante di olivo, ad esempio, favorirà la produzione e la qualità della drupa.
Concimare con stallatico o dermazoto il tuo orto, ti permetterà di ottenere verdura e ortaggi di qualità e dimensioni superiori. A causa dell’elevato assorbimento di azoto da parte di molte piante come zucchine, pomodori e patate, una rotazione annuale sarà necessaria per non impoverire troppo il terreno. Questo ti permetterà di ridurre le concimazioni ma non di eliminarle.

NON CAPITOZZARE MAI

Mai. Mai. Mai.

Non mi stancherò mai di ripeterlo. Dimentica quello che vedi in giro per le strade e le città. C’è un’intera comunità scientifica, un mondo di arboricoltori e giardinieri professionisti che ogni giorno si batte per evitare le capitozzature e proporre potature corrette. Chi ancora le effettua non ha etica professionale, non è interessato a formarsi o nel peggiore dei casi lo fa consapevolmente. L’assenza quasi totale di regolamenti del verde purtroppo avvantaggia questo tipo di pratiche a discapito di quelle corrette. Nel tuo piccolo, nel tuo giardino, puoi fare la differenza.

La capitozzatura:

  • Indebolisce gli alberi
  • Causa il decadimento dell’albero
  • Può causare scottature per eccessiva esposizione alla luce solare
  • Crea pericoli
  • Rende gli alberi brutti
  • È costosa

Per capitozzatura si intendono quei tagli che generalmente superano i 7-10 cm di diametro.

Potare nel modo sbagliato e ripetutamente negli anni un albero o un arbusto non porterà ad altro che ad una fine precoce. Se pensiamo ad esempio al valore che può acquistare un albero adulto (svariate migliaia di euro), una cattiva gestione porterà ad ingenti danni economici con relativo deprezzamento generale della proprietà.
A causa di potature errate, funghi e insetti troveranno una pianta dalle scarse difese e quindi facilmente attaccabile.

CLICCA QUI per approfondire l’argomento.

POTA NEL RISPETTO DELLA PIANTA

Se capire gli svantaggi della capitozzatura è estremamente facile, capire come potare una pianta e imparare a farlo viceversa richiede molto studio e impegno.

Quando non potare?

I periodi dell’anno in cui non è possibile potare sono esattamente due: la caduta delle foglie (autunno) e la ripresa vegetativa (inizio primavera). Per ripresa vegetativa s’intende tutto quel periodo che va dalla mobilizzazione delle riserve energetiche, alla produzione di nuove foglie pronte per ricominciare a fotosintetizzare. Il momento in cui è assolutamente vietato potare è quando il fogliame ha completato la sua formazione. Una volta sviluppata la sua vegetazione, la pianta ha utilizzato gran parte delle riserve energetiche accumulate l’anno precedente. Essendo ora in una fase di efficienza fotosintetica ridotta, non sarà assolutamente in grado di tollerare la perdita di massa legnosa.
In autunno, per quanto riguarda le piante decidue, il processo è da intendersi all’inverso, a causa dell’abscissione delle foglie e il conseguente rientro di tutta l’energia accumulata grazie alla fotosintesi, nell’apparato radicale.

Come?

È una lunga storia…..credimi! Però voglio darti un consiglio su come effettuare un taglio che ti permetterà di non fare danni. Il mio consiglio è quello di utilizzare sempre e in ogni caso la tecnica del taglio di ritorno.

Effettuato sempre su piccoli rami o che non superino il diametro di 7-8 cm, il taglio di ritorno ci aiuta a diminuire le dimensioni di una singola porzione o dell’intera pianta, nel massimo rispetto di essa.
Quando scegliete un ramo da accorciare, rimuovete la parte in eccesso tagliandola alla biforcazione di un altro ramo che sia almeno un terzo di quello asportato. In questo modo si può “correggere” la direzione troppo interna o troppo esterna di una branca secondaria o di un ramo, scegliendo una parte più giovane e meglio posizionata.

E ricorda, la miglior potatura è sempre quella che non si vede!

Per approfondire l’argomento clicca QUI e QUI.

IMPARA A CAPIRE LE PIANTE

Ci sono moltissime cose che puoi imparare a fare tu, traendone soddisfazione e appagamento.
Ad esempio, se il tuo giardino è preso in gestione da una ditta di giardinaggio, potrai comunque intervenire in autonomia per piccoli problemi facilmente risolvibili.
Un attacco di afidi, cocciniglia o altri piccoli insetti, ad esempio, è facilmente arginabile con svariati tipi di lotta che tu stesso puoi attuare.

Le foglie delle piante spesso ci dicono tutto. Imparare a distinguere una malattia fungina da una clorosi dovuta a carenza di minerali è alla portata di tutti.

Leggere una pianta e capire se vada potata, come e quando, ti permetterà di agire in modo rispettoso evitando di commettere errori.

Se vuoi saperne di più su quanto detto, ho preparato un manuale illustrato apposta per te!

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