Il giardino senz’acqua: Il giardino mediterraneo senza impianto di irrigazione
Se anche voi pensate che utilizzare l’acqua pubblica per irrigare le piante del vostro giardino non sia più sostenibile, continuate la lettura di quest’articolo. Quello che sto per dirvi potrebbe fare al caso vostro.
1) Cercate prima di tutto di individuare la vostra fascia climatica. Sarà il clima a determinare le piante che andrete a mettere a dimora nel nostro giardino. I livelli di rusticità (resistenza al freddo) e di resistenza alla siccità, vi indicheranno le piante compatibili per la vostra zona.
2) Fate analizzare in laboratorio il terreno. Sebbene un’analisi visiva e tattile possa dare già tante informazioni riguardo il tipo di terreno, non potrà mai fornirvi un quadro completo. Stabilire la tessitura (quantità di argilla, limo e sabbia), il pH e la quantità di nutrienti, vi aiuterà nel valutare eventuali interventi agronomici da effettuare ai fini di garantire il corretto attecchimento della coltura scelta.
Se, ad esempio, vorrete utilizzare piante della macchia mediterranea, il vostro obbiettivo principale sarà quello di evitare a tutti i costi i ristagni idrici con un corretto drenaggio (utilizzando ad esempio un ammendante come la sabbia). Viste le scarse esigenze di queste piante in termini nutrizionali, non dovrete preoccuparvi molto se la sostanza organica non sarà elevata, piuttosto concentratevi sul pH. In casi di estrema acidità o basicità del terreno, è consigliabile intervenire con ammendanti per riportarlo a livelli ottimali.
In tutti gli altri casi, il mio consiglio è quello di selezionare piante compatibili con il livello di pH individuato, che possano quindi assimilare correttamente i nutrienti e crescere senza difficoltà.
3) Scegliete piante sane e coltivate senza uso eccessivo di acqua e concimi. In questo modo supereranno più in fretta e senza troppi stress la fase di trapianto, con una percentuale di attecchimento piuttosto alta.
4) Piantate in autunno. Piantare in autunno vi consente di ridurre drasticamente il volume d’acqua richiesto per il primo anno di vita. La pianta avrà il tempo necessario di sviluppare un apparato radicale che le consentirà di affrontare meglio il caldo e la siccità estivi.
E in primavera? E’ possibile. Avendo un apparato radicale ridotto e spesso avvolto su se stesso, ricordatevi però che le piante messe a dimora in questo periodo, avranno bisogno di apporti d’acqua molto più frequenti.
5) Create per ogni pianta una fossetta d’irrigazione di almeno 60 cm.
Il segreto della riuscita di un giardino senza impianto d’irrigazione sta proprio qui. Se l’ala gocciolante tende a creare umidità in una sola zona (superficiale), coinvogliando lì gran parte dell’apparato radicale, la fossetta d’irrigazione garantisce uno sviluppo delle radici in profondità. Più la pianta svilupperà radici profonde, più sarà in grado di affrontare in totale autonomia le stagioni calde.
Come? Riempendo d’acqua (circa 20-30l) la fossetta ogni 10-15 giorni in fase d’impianto e nei mesi caldi. Il vantaggio dell’irrigazione manuale sta nel permettervi di irrigare al momento di effettivo bisogno.
Le difficoltà che potreste incontrare sono nelle chiavi di lettura delle esigenze di ogni singola pianta. Con il tempo e magari con l’aiuto di un esperto, vi risulterà tutto più facile.
Queste foto sono state scattate durante la fase d’impianto nel mese di Ottobre 2015. Ho effettuato 3 irrigazioni manuali nei primi due mesi e una quarta nel mese di Aprile.
Le precipitazioni primaverili mi hanno consentito di non irrigare e di arrivare ai mesi di Maggio e Giugno in queste condizioni:
Riprenderò ad irrigare a breve, arrivando fino al mese di settembre.
Dopo il primo anno le piante avranno sviluppato una discreta autonomia e potranno superare la seconda estate anche senza irrigazioni manuali. Intervenite solo in caso di prolungata siccità, qualora si manifestino palesemente sintomi da carenza d’acqua. Dopo il primo anno sarà possibile posare sopra la terra del pacciame (cippato, foglie, corteccia, lapillo), ai fini di preservare ulteriormente l’umidità e limitare la crescita delle infestanti.
Qui di seguito, lo sviluppo nel dettaglio di alcune piante da me utilizzate:
Alcuni particolari di altre piante in splendida forma:
Qualcuno di voi si starà domandando: posso realizzare un giardino senza impianto d’irrigazione soltanto in ambiente a clima mediterraneo e con piante mediterranee? La risposta è ovviamente NO.
Jacobstuin (QUI il sito web) è un meraviglioso giardino olandese interamente composto da erbacee perenni, graminacee e geofite. Il proprietario, Jaap de Vries, ha utilizzato piante compatibili con il suo clima e le rispettive precipitazioni, evitando così di installare un inutile e dispendioso impianto d’irrigazione:
Progettare un giardino ecosostenibile ad oggi si può e a mio parere, si deve.
Per approfondire la tematica comprate il mio libro “Se tutti avessimo un giardino” reperibile QUI e QUI o contattatemi direttamente QUI per avere ulteriori informazioni.
di Stefano Assogna